Autostazioni migliori per una mobilità più virtuosa
+++ In Italia, più di 1 persona su 4 giudica insufficiente il livello di servizi e di sicurezza nelle autostazioni.
+++ Migliorare le infrastrutture e creare autostazioni di qualità potrebbe incentivare un maggior numero di persone a viaggiare in autobus a lunga percorrenza, aumentando così l’uso del trasporto collettivo e favorendo la sostenibilità nei viaggi di lunga tratta.
+++ Andrea Incondi, MD FlixBus Italia: «Si investa anche in autostazioni, oltre che stazioni ferroviarie e aeroporti. Non possono esistere passeggeri di serie A e di serie B».
Milano, 16 settembre 2024 – In Italia, circa un terzo delle persone che viaggiano in autobus si dichiara insoddisfatto delle condizioni delle autostazioni.[1] Muovendo da questo dato, FlixBus riporta nuovamente l’attenzione sul tema dell’infrastruttura in occasione della Settimana Europea della Mobilità, la campagna annuale promossa dalla Commissione Europea per incentivare cambiamenti nei comportamenti di viaggio e promuovere una mobilità più sostenibile.
Nonostante la maggior parte dei passeggeri giudichi soddisfacenti i servizi e le condizioni delle fermate, più di 1 persona su 4 le ha infatti valutate come "scarse" o "molto scarse" durante il periodo di rilevazione.[2] Tra le motivazioni indicate, in particolare, si ravvisa una mancanza di sicurezza personale alla fermata di arrivo (11%). Altri motivi di insoddisfazione riguardano l’assenza o il cattivo stato, presso la stazione di partenza, di servizi essenziali come pensiline (20%), servizi igienici (10%) e aree di attesa attrezzate con posti a sedere (7%).
L'insoddisfazione dei passeggeri per le stazioni di partenza e di arrivo non è un aspetto secondario: al contrario, può influenzare in modo significativo la loro scelta del mezzo di trasporto. Non a caso, istituzioni e centri di ricerca affermano che la qualità delle infrastrutture è un fattore cruciale per incentivare l'uso del trasporto collettivo. Uno studio UE, ad esempio, sottolinea l'importanza di fornire strutture di attesa di alta qualità per rendere più attrattiva l'esperienza di viaggio.[3] Studi di settore dimostrano inoltre che la qualità complessiva delle stazioni e dei terminal degli autobus può influenzare direttamente la decisione di una persona di optare per un autobus a lunga percorrenza.[4]
Per questo, è fondamentale che le autorità locali, a cui è spesso affidata la gestione di tali spazi, garantiscano infrastrutture sicure ed efficienti, al fine di incentivare l'uso del trasporto collettivo e ridurre significativamente l'impatto ambientale di chi viaggia. Questo obiettivo è in linea con il tema della Settimana Europea della Mobilità di quest'anno dello ‘Spazio pubblico condiviso', definito come “un luogo in cui persone, mezzi di trasporto e attività trovano ciascuno il proprio spazio”.
«Negli ultimi anni abbiamo visto notevoli investimenti nel rinnovamento delle stazioni ferroviarie e degli aeroporti, che hanno migliorato significativamente l'esperienza di chi viaggia. Tuttavia, le autostazioni, che servono milioni di persone ogni anno, sono rimaste indietro, trascurate in termini sia di infrastrutture che di servizi. Ciò ha creato una netta divisione tra i viaggiatori: da un lato, chi beneficia di strutture moderne e confortevoli; dall’altro, chi utilizza il trasporto su gomma e rischia di sentirsi un passeggero di Serie B», ha affermato Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia.
«Per promuovere una mobilità sostenibile, è fondamentale che le autostazioni siano adeguatamente modernizzate. Offrire strutture sicure, confortevoli e ben collegate non solo migliora l'esperienza di viaggio, ma è anche un incentivo concreto a scegliere il trasporto collettivo rispetto all'auto privata, riducendo l’impatto ambientale e favorendo la transizione verso forme di viaggio più responsabili. Chiediamo alle autorità di intervenire, investendo in fermate che riflettano l’importanza del trasporto collettivo e garantiscano pari dignità a tutti i viaggiatori», ha concluso Incondi.
Scegliere l’autobus a lungo raggio è un primo passo verso un approccio al viaggio più responsabile
L'appello di FlixBus per maggiori investimenti nell’infrastruttura per gli autobus a lunga percorrenza si inserisce nella visione del gruppo Flix di incentivare un trasporto collettivo per tutte le tasche, quale elemento chiave per promuovere un approccio al viaggio più sostenibile già nell’immediato.
Infatti, se da un lato Flix punta a raggiungere l’obiettivo di net zero in Europa entro il 2040 e a livello globale entro il 2050, avvalendosi della trasformazione progressiva della flotta dei suoi partner per mezzo di tecnologie e carburanti alternativi, chi decide di spostarsi con i suoi servizi può ridurre già oggi l’impronta di carbonio del proprio viaggio rispetto a chi, ad esempio, opta per l’auto personale.
Per quantificare questo beneficio, Flix ha confrontato le emissioni di CO2 per passeggero-chilometro fra diversi mezzi di trasporto, calcolando risparmi significativi nell'ultimo anno. Secondo questa analisi, solo nel 2023 sono state evitate 1,1 milioni di tonnellate di CO2 (di cui ben 152.000 solo in Italia) grazie alle persone che hanno preferito i servizi Flix ad altri mezzi di trasporto.[5]
In particolare, su una base di emissioni per passeggero-chilometro l’autobus a lunga percorrenza rappresenta una delle soluzioni di viaggio ecologicamente più vantaggiose rispetto al trasporto individuale. In Europa, gli autobus FlixBus equipaggiati con le tecnologie Euro VI più avanzate – nel 2023, il 98% dell’intera flotta delle sue aziende partner nel continente – emettono in media solo 27,8 g di CO2 per passeggero-chilometro, oltre cinque volte meno rispetto a un'auto privata, che emette 166 g di CO2 per passeggero-chilometro.[6]
Oltre che a livello ambientale, una rete efficiente di trasporto in autobus può contribuire a produrre effetti positivi sulle comunità locali. Da un lato, può tutelare la connettività dei residenti in aree dove le alternative di trasporto collettivo sono limitate o assenti; dall'altro, può supportare lo sviluppo di modelli più responsabili di turismo, consentendo ai visitatori di raggiungere queste zone senza l’uso dell'auto privata. In questo senso, la volontà di collegare anche destinazioni con scarse alternative di trasporto collettivo rappresenta un caposaldo importante nella pianificazione della rete FlixBus: nel 2023, circa il 40% delle fermate in Italia si trovava infatti in località con meno di 20.000 abitanti.
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[1] Dati Flix, Sondaggio post-corsa - Valutazioni delle fermate, gennaio 2024-settembre 2024. Il campione totale è di circa 85.000 passeggeri.
[2] Il 14% dei viaggiatori FlixBus ha valutato le stazioni di partenza come “scarse” nel periodo di raccolta dei dati, il 12% come “molto scarse”.
[3] European Platform on Sustainable Urban Mobility Plans, Planning for Attractive Public Transport, settembre 2022.
[4] A. Cartenì, I. Henke, M. Picone, The value of waiting spaces: Tourists’ willingness to pay for high-quality bus terminals in Transportation Research Interdisciplinary Perspectives, luglio 2024.
[5] L'indicatore è stato sottoposto a una verifica esterna indipendente da parte di ERM Certification and Verification Services Limited. Per maggiori dettagli, si rimanda al ERM CVS assurance report e al Flix's 2023 Avoided Emissions Reporting Criteria.